Curiosità:sai cos'è la pera picciola?
A Castiglione d'Orcia per scoprire una rarità.
Sei tra gli appassionati ed amanti della natura, dei suoi molteplici prodotti e del vivere sano? Ti interessano le curiosità in cucina? Non puoi allora lasciarti sfuggire la storia della “pera picciola”, usata solo dai poveri all'inizio del Novecento e rivalutata in cucina solo nei primi anni del duemila.
La “pera picciòla” è un prodotto tradizionale riconosciuto dalla Regione Toscana nel 2009, praticamente sconosciuto alla maggior parte del pubblico. E' una biodiversità del monte Amiata, e oltre a possedere interessanti caratteristiche dal punto di vista botanico, è anche un frutto adatto alla cucina in molteplici varianti.Ha avuto una notevole importanza nell’economia familiare dei primi del novecento; il suo consumo era strettamente associato a quello della castagna, altra estrema risorsa alimentare disponibile, assieme alla quale veniva bollita, divenendo mangiabile e gradevole. A partire dagli anni ’50, si sono diffusi altri metodi di trasformazione e conservazione della "pera picciola" destinati all’ uso domestico, come il Liquore di Pera Picciola e le Pere Picciole Sciroppate. La riscoperta culturale della "pera picciola", proprio quando il progresso e la grande disponibilità di nuovi alimenti stava portando all’abbandono definitivo della sua coltivazione, è stata possibile proprio perché il suo utilizzo non è scomparso almeno nel ricordo dei più maturi e anziani.
La specie non esiste sul resto del territorio nazionale.
Il termine “picciola” in passato era utilizzato per indicare la piccola dimensione, come documentato da numerose citazioni.La rarità di questa pianta e l’areale limitato sono forse la spiegazione del fatto che il frutto non sia mai stato preso in considerazione dalle trattazioni che hanno riguardato il pero.La presenza di questo albero è segnalata infatti solo in zone circoscritte del Monte Amiata e soltanto sopra una determinata altitudine,limitata alla fascia che va da Abbadia San Salvatore al Vivo d’Orcia, a circa 800mt s.l.m.
In cucina si usa per un'enorme varietà di ricette. Noi l'abbiamo provata così:
Pizza alla pera picciola
Ingredienti:
500 g di miscela di farina di farro e grano saraceno
8 g di lievito di birra fresco
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
300 ml di acqua tiepida
pecorino di Pienza stagionato in grotta
pera picciòla sciroppata
Preparare l'impasto mescolando la farina con il lievito sciolto nell'acqua e l'olio. Lasciar lievitare l'impasto fino al raddoppio. Stenderlo in due capaci teglie distribuirvi sopra scaglie di pecorino affinato in grotta, pere picciòle a fettine e un filo d'olio. Infornare alla massima temperatura per 15-20 minuti.
Una bontà! Fateci sapere se vi va di assaggiare...
Castiglione d'Orcia (Siena)
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